Questo è un mese nero per i miei affetti…sarà la primavera…

Stavamo andando a cena, solo un po’ in ritardo, ma niente di preoccupante. Eravamo arrivati a più di metà tragitto, e proprio usciti dalla superstrada, dopo aver dato la precedenza all’incrocio, lei si mette a titubare e singhiozzare, non sa cos’ha. Lì per lì credo di aver fatto qualcosa che le ha dato fastidio, ma niente, non era colpa mia. Provo a riprendere da dove eravamo rimasti, ma nulla…lei singhiozzando mi fa capire che non ce la fa più, che non può più andare avanti in quel modo. Mi molla lì…proprio in mezzo alla strada. Non avevo la minima idea di come confortarla, di come prenderla, toccarla. Fermo, lì, abbandonato, in mezzo alla strada.

Eravamo inseparabili. 9 lunghi anni di appassionato amore e indiscussa fedeltà. Lei è stata la prima. Sì, è vero, c’era stata un’altra storia di un paio d’anni… ma lei era una di quelle che invecchiando cominciavano ad aver paura di non essere più interessanti per nessuno e si concedevano al primo adolescente che passava. Era una di quelle che ti fanno da nave scuola. Era gavetta…ci siamo passati tutti…mi capirete di sicuro.

Invece lei l’avevo addocchiata da parecchio, l’avevo desiderata per anni, e infine ero riuscito a conquistarla. Oggi mi è sembrato tutto finito.

Ho chiamato mio cugino, lui di queste cose ne capisce, è corso subito. Ha detto che è colpa della tensione. Ma non c’erano mai stati segni, era andato sempre tutto bene. “La scintilla si è spenta”, ha detto.

Questa notte dormirà fuori casa, e io sto in pena per lei, e per me. Domani andrò a fare colazione da solo, e chissà per l’ufficio…Forse non mi dovevo fidare di una francese…