Odio quelli che in superstrada mi stanno attaccati al culo. Ogni tanto gli faccio vedere la luce degli stop per fargli dispetto.
Odio quelli che prima rallentano e poi mettono la freccia.
Odio i semafori intelligenti: perché si chiamano così se fanno solo casino?
Odio gli intervalli al cinema.
Odio i cinepanettoni e quelli che vanno a vederli, specie quando ci portano pure me.
Odio anche i telegiornali che ne parlano.
Odio i calzini spaiati nei cassetti.
Odio l’arroganza, la prepotenza, ma soprattutto l’ipocrisia, anche se odio doverlo dire visto che già lo dicono tutti.
Odio l’RDS della radio. A voi ha mai funzionato? Il mio comincia a rincorrere frequenze finché non lo fermo a mano.
Odio la maglietta che mi esce dai pantaloni e si attorciglia in un malloppo che sembra enorme dietro la schiena.
Odio la società strutturata totalmente sui soldi. Persino gli errori si risolvono pagando.
Odio gli estremismi e i fanatismi, specie quando prendono forma allo stadio.
Odio il fatto di non esserci mai stato, allo stadio.
Odio chi compra la gazzetta dello sport, e solo quella.
Odio la tv del dolore, quello più grande è dello spettatore che la segue, anche se non ci fa caso.
Odio tornare a casa e trovarla fredda.
Odio Kurt Cobain che si è ammazzato prima che riuscissi a vederlo dal vivo.
Odio quelli che quando pagano al bar perdono un sacco di tempo a rimettere a posto le cose, con la gente dietro che aspetta.
Odio quelli che quando parcheggiano prendono due posti, anche se hanno una smart.
Odio il vento forte.
Odio le castagne marce.
Odio il pane secco.
Odio la mia insicurezza, una ragnatela dalla quale non verrò mai fuori.
Odio chi dice “Ti faccio sapere dopo” e poi non fa sapere più, anche se ogni tanto lo faccio pure io.
Odio chi non racconta le barzellette.
Odio i clienti insopportabili.
Odio quelli che parlano di politica come gliela raccontano in televisione.
Anzi, odio proprio i politici.
Odio i moralisti e quelli che si ricordano di essere cristiani solo la domenica a messa.
Odio il fatto che, senza essere e senza fare le cose che ho scritto sopra, ho un milione di altri motivi per essere detestabile.