Un’altra giornata di pioggia incessante, pesante, molesta, fredda e fastidiosa.

Sorpasso i momenti difficili, credo di ritrovare la via, la serenità, di poter ambire di nuovo ad un pezzo di felicità che credo di meritare e poi…di nuovo…basta un temporale, due gocce, un’immagine, due righe e tutto reinizia da zero, come se oggi fosse 2-3 mesi fa.

Ma quindi a che serve lo scorrere del tempo? Se quello che costruisci si distrugge con un soffio di vento dopo giorni, settimane e mesi che ci provi?

Cavolo…nemmeno ho dormito stanotte. Ho pensato, ho scritto, ho immaginato, ho valutato tutte le possibili frasi da dire, tutte le ipotesi, tutto quanto successo per tirare fuori uno schema da vedere dall’alto, per risolvere il labirinto.
Ho scritto e pensato, da solo con me stesso, perchè ad una ad una le persone con cui parlavo durante il giorno hanno ripreso possesso delle loro vite e adesso dormono anche se io avrei voluto tenerle con me tutta la notte, per parlare, pensare assieme, farmi spronare ancora, ancora e ancora oltre una notte infinita di decisioni prese e abbandonate, di frasi da dire e poi dimenticate da sogni sporadici e orrendi, turbati dalle emozioni peggiori che abbia mai sperimentato.

Arrivano le 9:00 di mattina con i rumori tipici di una casa che si sveglia, il caffè che sale, la vicina che suona il campanello, porte che si aprono e si chiudono. Attendo altri minuti prima di alzarmi e cercare ancora una volta di dare importanza anche al resto, a vivere in equilibrio anche se precario, con paura, come un uomo sul cornicione. Penso alle mille cose da fare, che ormai sono meccaniche, come lo streching prima della corsa e cerco di non pensare all’unica vera emozione che voglio all’interno di quelle giornate che scivolano uguali a quelle precedenti, un’emozione che non può esistere quando si è soli. Mai.

Sarà cosi finchè non sarò abituato ai silenzi, finchè lo scorrere del tempo davvero porterà a qualcosa, qualche ferita ricucita o meno sanguinante, un pezzo di cuore che diventa duro, anche se i sentimenti bruceranno per sempre ma dentro, in profondità, chiusi in una cassaforte da non aprire mai più, persone nuove…magari. Un tempo infinito, a rallentatore e vorrei almeno un filo di vento per spazzare via l’ennesima giornata di pioggia.

Che ci sia almeno il sole mentre avanzo lentamente nel tempo.