La cosa che ti uccide quando stai nel deserto non è il caldo del giorno e nemmeno il freddo della notte, ma è lo sbalzo di temperatura che subisci.

La vita funziona su concetti simili, spesso noi sopravviviamo tra temperature costanti e tutto va avanti con apparente tranquillità fra alti e bassi, momenti felici e momenti “no” e quello che ti frega davvero è lo sbalzo, la brusca caduta inaspettata mentre sulla vetta osservavi il mondo con calma da Buddha.

Tipo che ieri stavo alla grande.

Tipo che ieri avrei affrontato Mike Tyson ventenne sul ring con la sicurezza di vincere.

Tipo che ogni cosa che facevo andava a buon fine e che ogni persona depressa che incontravo la guarivo solo standogli vicino, anche se per poco.

Però poi arriva la notte e le cose cominciano ad andare male, saltano fuori discussioni inaspettate e te rimani della tua opinione, non ti smuovi di un millimetro anche se vorresti ma senti che non è la cosa giusta perchè essere coerenti con se stessi è importante. Se cerchi la serenità, rimanere tranquillo e fermo sulle tue idee è essenziale. Ti puoi ammorbidire, spiegarti meglio se hai sbagliato, cercare soluzioni ma ti devi fermare al momento giusto. Dire di “no”, valutare la situazione e reagire di conseguenza.
Ricomincia il giorno, dopo una notte quasi insonne, il sole portato via da tempesta e grandine. L’umore di tutti peggiora drasticamente, nervosismo nell’aria e anche te sei meno allegro e meno spensierato. Ti chiedi se hai fatto la cosa giusta, ma sei convinto delle tue decisioni e non ti smuovi.
Però la situazione è un peso perchè ti dispiace alla fine, per quanto una cosa possa scivolarti addosso, un po’ di attrito c’è sempre, è inevitabile. Attorno la gente è più ostile, più stanca e te di riflesso diventi più opaco.

Accusi lo sbalzo, semplice.

Tipo che oggi a Mike Tyson non vorrei stringergli nemmeno la mano.

Tipo che oggi non mi va di affrontare persone e problemi.

Tipo che oggi mi sento più fragile.

Tipo che oggi fa più freddo.