A volte fai degli errori gravi nella vita. Tipo tagliare storto l’Emmental, o assaggiare certe torte di certi zii di qualche tuo amico che per sbaglio andate a trovare un estate troppo calda di troppi anni fa. Uno di questi è non andare in un posto dove dovevate andare per andare in un altro posto in cui non dovevate entrare e in cui vi innamorate di colpo di una persona e di tutte quelle cose che sei riuscito a dire, in un impeto totalmente folle di proporsi ad un’autentica sconosciuta, probabilmente straniera, ostile, scioccata, in difficoltà e invece le risate, i sorrisi, i gesti e tutto l’arsenale delle espressioni umane condensate in solo 5 minuti prima che passi quel treno per chissaddove cinque minuti in cui ci sei te e lei e devi sapere tutto e credi di avercela fatta e la giornata è bellissima e sei felice, la saluti due baci sulla guancia e la vedi camminare, quel maglione bellissimo quelle calze bellissime quei capelli bellissimi quel treno bellissimo e quell’angolo oscuro di città in cui ora si vedono i colori e torni a casa euforico e invece ti accorgi solo dopo ore che non hai salvato il suo numero di cellulare e sai solo il nome e probabilmente non la vedrai mai più.