Mi guardo allo specchio del cesso e sono verde. Di solito quel vecchio cimelio è benevolo con me, ma non oggi, anch’io sono un cesso, ogni giorno che passo senza radermi capelli e barba sembro un anno più vecchio, e oggi ne dimostro almeno settanta. La cosa nemmeno mi da fastidio, e considerando che spesso mi faccio più problemi di una donna direi che è preoccupante. Ho un pile blu addosso, marchia sconosciuta, recuperato nel cassetto delle cose brutte e vecchie, di quando pesavo 30 chili in più. Mi sta enorme, troppi spazi, troppa aria che entra, troppi errori, ripensamenti, scelte sbagliate. Il “Sbagliando si impara” con me non ha mai funzionato; io sbagliando, sbaglio e basta.
Mi ha chiamato un amico prima, ho capito solo che mi passava a prendere ma nemmeno ricordo l’ora, chi cazzo ha voglia di stare ad ascoltare e mica perché son stronzo, ma proprio non ci riesco. Dico solo “si si” sperando che la risposta sia sempre giusta, usando un tono di voce che non sembri distante quanto Plutone.
Se ne accorgono?