Succede molto di rado ma a volte succede. Talvolta può capitare che non riesca ad addormentarmi e finisce che passo l’intera notte a dannarmi l’anima provandoci. Di solito capita quando sto male, fisicamente intendo, e anche oggi credo dipenda da questo anche se mi pare assurdo che un mal di gola mi tenga sveglio in questa maniera, considerando tra l’altro che anche ieri avevo lo stesso fastidio e ho dormito senza problemi. Quando non dormo sono due le cose che succedono, della prima ve ne ho parlato un paio di righe fa, la seconda invece è che la testa mi si affolla di pensieri, per la maggior parte inutili e incompiuti. Senza filtro di alcun genere ti ritrovi a pensare alle cose fatte, a quelle che non avresti voluto fare, a quelle che vuoi fare ma ancora non ci sei riuscito, a quelle che stai rimandando da una vita e a quelle che rimandi solo da un po’. Poi pensi a quanto sia stupido angosciarsi per una notte in bianco, come se a saltare una notte di riposo ci si guastasse irrimediabilmente il resto della vita. E quando finalmente capisci che tante altre volte hai dormito poco o nulla perché eri in giro a fare chissà cosa, cominci a pensare a come riempire il tempo che ti separa dall’alba.
Io ho pensato di scrivere. È tanto che non lo faccio più e siccome la prima parte di questo pezzo è volata parlando di cose di cui non ve ne può fregare un cazzo allora direi che è il caso di smettere di parlare di me e cominciare a parlare di voi. A una parte di voi.
A quelli che nonostante tutto tirano avanti col sorriso sulle labbra. A quelli che si spendono per donarli i sorrisi, non tanto i propri ma quelli delle persone che gli stanno intorno. A quelli che sanno di essere onesti, affidabili e competitivi ma, lo stesso, non si prendono mai sul serio. A quelli che preferiscono sbattere la testa contro il muro delle sfide piuttosto che camminare in cerchio sul sentiero della mediocrità, perché non siamo fatti per stare fermi ma per tendere alla perfezione. A quelli che fanno dell’irraggiungibile il proprio obiettivo di vita e a quelli che, cascasse il mondo, ci devono riuscire. A quelli che cadono ma fanno finta di nulla, non dicono niente e vanno avanti come se non fosse accaduto, anche se dentro fa male lo stesso. A quelli che vorrebbero fare di più per gli altri e che verso di loro si sentono continuamente in debito. A quelli che guardano avanti perché è davanti che comincia l’orizzonte, e puntano in cima perché è dall’alto che si vede il mondo. A quelli che non tornano mai indietro, anche se il mondo non gli dà la ragione che gli spetta. A quelli che la ragione se la sono guadagnata strappandola coi denti, la più bella di tutte. A quelli che sanno riconoscere la giustizia perché non l’hanno mai avuta. A quelli che si sentono i peggiori tra le persone che stimano, anche se non è vero. A quelli che vorrebbero essere migliori per non deludere le persone che amano. A quelli che sperano in un briciolo di felicità, l’unica cosa che conta veramente. A quelli che stanno dando la vita per la propria illusione, vera fin tanto che ci si crede, potrebbe arrivare il giorno in cui avranno un brusco risveglio e io auguro loro che quel giorno arrivi il più tardi possibile, o addirittura mai.

Buon 2013.