“Lei è l’uomo del linoleum?”

Ha una polo rossa e blu, cosi particolare che quasi mi convinco che lavori li, che sia la divisa di quel posto…

“Lei è l’uomo del linoleum?”

Rasato, occhi blu e un sorriso a 56 denti…avrà 45 anni, avvicinandomi noto uno stemma sportivo sulla polo, è un cliente, forse solo un po eccentrico. Emana sicurezza e giovialità che quasi vorresti essergli amico, e sembra più alto di quanto sia in realtà, eppure è circondato da pezzi di legno e ferro alti due, tre metri.

“Lei è l’uomo del linoleum?”

Non so…dopo una giornata passata a correre in mille posti, stanchissimo, sudato, intrattabile, ogni domanda diventa esistenziale. Chi sono? Dove sono? Sono l’uomo del linoleum? Che poi, come dice la mia segretaria Chiara, il Linoleum che fanno adesso è Figo con la F maiuscola, è di moda, è lucido e colorato non come quelle schifezze di una volta quando intristivano infinite aule scolastiche e corridoi ospedalieri.

“Lei è l’uomo del linoleum?”

Me lo immagino alto e imponente l’uomo del linoleum, un tipo importante che sa il fatto suo, con la gente che chiede appuntamenti ad ogni ora. Sua moglie gli fa anche da manager, ha lasciato il suo lavoro da modella, che tanto con il linoleum oggi su fanno i soldi perché è Figo con la F maiuscola ricordate? Tornato di moda come i jeans a vita bassa “il linoleum è il nuovo parquet” dice l’uomo del Linoleum dalla sua Mercedes cabrio “mica intristisce più le aule scolastiche e i corridoi ospedalieri come una volta”. Lo dice sorridendo appena prima di partire sgasando. Che ha fretta. Clienti, dice. Chi è? Dove sta andando? L’uomo del Linoleum queste domande in realtà non se le pone. L’uomo del linoleum arriva e basta. Sempre.

“Lei è l’uomo del linoleum?”

“No, mi dispiace, cerco delle cornici” rispondo al rasato eccentrico.

“Ah…” il sorriso sparisce, pure il neon che ci sovrasta sembra emettere meno luce.

Noto la delusione sul suo volto e anche io sono deluso mentre scendo nel seminterrato, per trovare delle cornici, in alluminio magari, che non sarà linoleum ma purtroppo mi devo accontentare.

Ma “Chissà!” penso tra me e me, un giorno potrei diventarlo…un uomo del linoleum.

Un giorno potrei incontrare un altro uomo dalla polo sportiva eccentrica, raggiungerlo, stringergli la mano con forza e rispondere:

“Si, sono io…l’uomo del linoleum.”