31 giorni e abbiamo fatto un mese in cui ogni giorno scrivo qualcosa in questo diario che non è un diario.
Decisamente non sono il tipo che racconta cosa fa quel giorno, anche perché purtroppo è routine di quelle noiose. Quindi, scrivo dei pensieri che circolano nella mente e che rimbalzano come in un flipper, incastrandosi nel cranio di quando in quando, scendendo attraverso i nervi, fino alle dita, facendole agitare sulla tastiera e, come in questo caso, succede anche quando non ho nulla da raccontare che con questo mal di denti persistente, il sonno, la puntata di x-files in sottofondo e il temporale fuori è una cosa che mi sta bene . Se non avessi pure da pensare, magari stanotte dormirei pure…