L’uomo dalla giacca rossa sfila una chiave argentata e mi accompagna alla porta. La chiave gira, e l’uomo mi fa entrare, sorridendo leggermente e aprendo l’uscio per farmi passare, come si confà a gente raffinata del mio livello. La stanza è piccola e angusta ma per me è un sollievo essere qui, dopo chilometri camminati tra la folla di una soleggiata domenica milanese, cheesecake celestiali trangugiate e fumetti giapponesi. In pochi istanti, sbrigo la faccenda per cui ho atteso cosi tanto ed esco.

L’uomo dalla giacca rossa mi saluta con un leggero inchino mentre mi avvio verso l’uscita. Lascio cadere una moneta sul vassoio appoggiato sul tavolo, appena prima delle vetrate che portano all’esterno…

A dirla tutta, 50 centesimi per entrare in un cesso pubblico mi sembrano troppi…anche se con il maggiordomo.