Fino al tramonto è stato uno schifo. Caldo mischiato ad una specie di colla nell’aria per cui sudavo più copiosamente del solito e non un filo d’aria manco per sbaglio, nemmeno da una porta che si chiude veloce. Lavoro a grossi ritmi per finire e rendermi utile per gli utili della società e per concludere tutto prima dell’atteso incontro con il dentista possibile salvatore della mia sanità mentale. Mi costa 30 minuti di lavoro discretamente pagato ma necessario. 16.30 entro e 16.33 esco con un nulla di fatto perché ora che non fa male, che ho sofferto e che ho bombardato il mio corpo con veleni nimesulidici e paracetamolici spegnendo il fuoco del mio premolare “che senso ha? ” mi chiede il medico chirurgo odontoiatra, quindi “la prossima volta che capita, se non ti ammazzi prima, chiama invece di soffrire con un cane” cosa che avevo fatto quando soffrivo ma forse non son sembrato convincente visto che mi ha ricevuto 5 giorni dopo.

Allenamento, corsa, gambe, corsa. Poi addominali per concludere ma arriva un fastidioso vecchio fastidiosamente vestito che porta in giro un anonimo cane. Scandisce il tempo degli addominali con una voce melensa e trova che io pieghi troppo le ginocchia, mi dice di respirare e farli per bene e non tanto per. Lo manderei a fottersi ma sono buono e ogni volta che parla mi tolgo l’auricolare da posizione di addominale teso e sento che cosa ha da dirmi, perdendo ogni volta un po’ di pazienza e self-control. Poi di colpo, tira fuori il Cazzo e comincia a pisciare in mezzo alla strada, con me li davanti anche se un po’ sopraelevato per fortuna e allora io mi chiedo perché doveva proprio perdere il pullman prima e perché gli ho risposto la prima volta che mi ha chiesto l’ora. Se sei troppo gentile può succedere che qualcuno si tiri fuori il pisello di fronte a voi per pisciare, devo ricordarlo. Dopo aver toccato ogni orario della tabella con le dita, anche sulle tratte che manco gli interessavano, si leva dalle palle sparendo nel puzzolente ed arancione pullman della linea P. Finalmente posso concludere in santa pace .

A casa e doccia, bollente come al solito perché è un vizio e poi Drive In con ritorno al futuro. Odio credermi furbo perché esco in anticipo per avere i posti migliori per poi scoprire che sono un ritardato, che io l’anticipo manco so che cazzo sia. C’è gente targata Firenze, non so perché, parcheggiata e già svaccata dentro il maggiolone da chissà quanto mentre io (noi) ritardato (i) siamo in fila 87 giusto prima dei camper filo – nazisti che trovano bello venire a villeggiare sulle nostre pozzanghere sporche e sono dentro alle loro capanne con ruote, nudi, davanti al PC . Poi alla fine bella serata eh, anche se odio fare la fila per il pop corn aspettando che una tizia faccia il pop corn perché è finito il pop corn e ci vuole solo un minuto a fare il pop corn e Cazzo sono già da 11 minuti qua davanti e ci sono venuto non prima ma appena iniziato il film e una volta fatto, vedi che ne sono usciti giusto 13 grammi, appena sufficienti alle due Stronze che ti stanno davanti e quando ti rivolgi alla vecchia lei ti dice “Finito! Vado a prepararlo”. Vai al diavolo vecchiaccia .

Poi, odio chi non pensa che lo schermo un po’ alto deve essere in un drive in perché basta un figo con il suv e degli attori vedi solo le doppie punte e infine, odio quel lurido bastardo che faceva il figo con il laser verde rompendo i coglioni a tutti.

Te lo giuro, se scopro chi sei, vengo al tuo matrimonio e mi butto in mezzo ogni volta che il fotografo scatta la foto.

Devi capire quanto mi stai sul Cazzo.