Bello ricominciare a muoversi e saltare, riprovare il gusto di fare fatica ma continuare a correre anche se non ne hai più, anche se sai che ci sarà il rovescio della medaglia. Disteso sul letto, ogni singolo muscolo si lamenta e se ci fosse qualche sindacato indirebbero uno sciopero di almeno una settimana

“Lei da quel letto non si alza” dice il quadricipite.

Che ero stanco già alle quattro quando mi incastravo tra i rami di un albero, o alle cinque scavalcando panchine, o alle sei sopra una sbarra.

Ma oggi la fatica non era importante. Credo che stavolta la voglia di arrivare a dove giunge il mio desiderio sia troppa e anche se domani il risveglio sarà tragico, la prenderò solo come una sfida in più.

Non voglio più ascoltare le mie scuse.