Le luminarie sempre più scadenti e rade, i supermercati coi panettoni in offerta, i centri commerciali con le orde di zombie per i regali, il caos dell’ultimo giorno e dell’ultimo minuto, i film di Natale: quelli che tornano ogni anno e quelli prodotti di recente; gli incontri per gli scambi, gli amici che non vedevi dal Natale scorso, i baci sulle guance, alcuni sorrisi di cortesia, i bigliettini con gli auguri, la tombola, la messa di mezzanotte, la neve che non c’è più, trovare il regalo giusto, il presepe e l’albero, la crisi dei ristoranti, i disoccupati che il regalo non riescono a farlo, gli sfiduciati, quelli che vogliono restare soli perché sopraffatti dalla vita e pensano a come superare l’anno che verrà.
Per ognuno il Natale significa qualcosa di diverso, per qualcuno anche fastidio, e in mezzo a tutto questo è facile scordarsi che alla fine si tratta solo di condividere un giorno di gioia.
Una tavola, le persone della tua vita, un pezzo di panettone, noci e vino rosso, un mazzo di carte e tanta voglia di stare insieme.