Nell’isola greca di Sama, intorno al 530 A.C, durante lo scavo di un imponente acquedotto, Pitagora inventò una speciale coppa per abbeverare i lavoratori degli scavi. Riempendo la tazza moderatamente si poteva usare come qualsiasi altra tazza, ma se la si riempiva fino all’orlo, tutto il suo contenuto veniva riversato a terra, punendo l’ingordigia dell’operaio.

La storia è una leggenda, ma la tazza esiste davvero. Non mi piacciono gli orpelli in casa, i ninnoli, i soprammobili, voglio tutto libero, sgombro, uno svuotatasche all’ingresso e nient’altro appoggiato su qualche mensola o piano. Solo roba che serve. Ma se c’è qualcosa di superfluo che metterò in casa mia sarà questa tazza. È un bel messaggio no? Accontentarsi di quello di cui si ha bisogno, e non riempire la tazza fino all’orlo solo perché se ne vede uno, pena perdere anche quello che è di vitale importanza.