Le parole sono armi, e sono risorse. C’è chi preferisce usarle in un modo e chi in un altro, probabilmente per come gli viene meglio. Con le parole puoi costruire qualcosa di più forte dell’acciaio oppure lanciarti nell’abisso più profondo e vergognoso che uomo possa sopportare. Le parole possono esprimere la verità o la menzogna, a volte è facile distinguere quali parole nascondono cosa, a volte meno, ma credo che un’indicazione di massima possa essere che la verità si trova dietro la semplicità e la falsità dietro le complicazioni. Perché le cose, tutte, sono semplici. Guardatevi dalle complicazioni, non esistono, sono solo un’ombra lasciata dalle parole, e le ombre sanno essere minacciose. Il silenzio non potrebbe raccontare una bugia, è troppo semplice, non lascia ombre come la verità. Quando le parole cessano e rimane il silenzio, ecco che tutto diventa più semplice, più chiaro, e trova una collazione, quello che è vero e quello che non lo è. Il silenzio è un setaccio che lascia passare solo la verità, le maglie delle parole, al contrario, sono troppo larghe, troppo insidiose, e ci può passare di tutto.

Se volete scoprire dove si trova una verità, provate a restare in silenzio: il silenzio non mente.