Quello che ho intorno non fa altre che parlarmi della vita e degli avvenimenti e i pensieri che l’hanno riempita in questi ultimi periodi. Mi domando come sia possibile che tutto quello che leggo, che mi capita sottomano, descriva perfettamente il  mio stato d’animo, e lo descriva così bene che in quello che leggo e scopro, trovo conferma di quello che provo. Ci trovo un nome, un significato, riesco a delinearne un confine e una forma.

In questi giorni sono tondo e leggo tondo, poco tempo fa ero quadro e leggevo quadro. Chissà se veramente ciò che abbiamo intorno parla di noi o siamo noi che lo facciamo parlare delle nostre vite, che le cose le cerchiamo in base all’umore, e gli diamo più peso delle altre. E chissà che non possa fare il processo inverso, cercare le altre cose e quindi diventare le altre cose. Penso di sì, penso che si possa fare, leggere di fiducia, di bellezza, di bontà, di occasioni, di serenità, di giustizia, di speranza. Ogni stagione ha il proprio tempo, e il tempo è la chiave di tutto. È il tempo che mettiamo nelle cose a misurare il valore dell’impegno, e anche se quel tempo  ci tradisce pazienza, e anche se è stato tutto impegno sprecato fa nulla, rimpiangerlo non cambierà la realtà delle cose, ma per lo meno possiamo imparare da quel tempo, non è stato tutto vano. Puoi prendere quel tempo e quell’esperienza per cambiare stagione, smettere di leggere tondo e tornare quadro, o rombo, o triangolo, o qualsiasi forma si voglia, in fondo si tratta solo di soddisfare se stessi, quanto può essere difficile? C’è chi lo sa fare così bene…