“Hello World” è un tipico esercizio di programmazione. La prima cosa che si viene chiamati a fare è stampare le parole “Ciao mondo” con il linguaggio che si sta imparando. Un’operazione priva di significato se non quello di sperimentare qualcosa. È il senso di queste righe dove il significato non va cercato nel messaggio, ma nell’esecuzione. Molti anni fa questa pagina era molto viva, poi il tempo, il lavoro, la vita ha avuto la meglio su di noi.

Scrivere era la mia valvola di sfogo, mi veniva facile, bastava tenere la mente sintonizzata durante la giornata e uno spunto arrivava sempre. Adesso al contrario scrivere è diventato un impegno. Ci vuole umore e dedizione. Lo stesso umore che mi sta dicendo che con questo post non si arriva da nessuna parte. Ma ve l’avevo detto: “Hello World”.