Quindi sto dentro questo cubicolo con un lato aperto dalle tinte blu che guardo smalti dalle cinquanta sfumature di rosa insieme a Sorella quando di fianco mi si para una bionda con tante forme, un po’ buone, un po’ sbagliate, inscatolata nel solito repertorio da freddolosa…maglioni, sciarpe e mezze tuniche. Inizia a riempire la mano di campioni di verde mentre il suo uomo, magro, largo la metà, faccia da criminale e sciarpa bianca, aria vagamente annoiata, deambula stanco…prima guarda nel reparto trucco, ora smanopola su boccette a prezzi discount per poi tornare da lei. Gli si mette proprio dietro, sembra quasi guardarle oltre la spalla, verso le tonalità di viola, tra i brillantinati e quelli ad asciugatura rapida a 1.99€.

“Pum”

L’uomo punta il suo affare in direzione chiappe di proprietà e simula un movimento pelvico rapido che cozza sul culone della bionda occhi verdi ma che sembra non dargli peso. Attorno, il solito stuolo di maniache di colori RGB apparentemente indistinguibili l’uno dall’altro…e commesse e uomini annoiati che non si accorgono di nulla.

“Pum-Pum-Pum” fa lui con il bacino, più deciso.

“Finiscila basta” risponde lei, in quel sottovoce che si sente benissimo. Ma non è un tipo convincente, lui la branca per i fianchi, la spinge quasi sull’espositore e…

“Pum-Pum-Pum-Pum”

…decisamente più forte e convinto, che io quasi mi chiedo se tra tutta quell’armatura di stoffa e lana non ci sia qualche breccia tattica e non si stiano davvero accoppiando causa terapia matrimoniale che punta a mettere pepe nel rapporto…”trasgredite…ravvivate il rapporto…piazzola autostradale? Fatelo! Recita di vostra figlia? Fatelo! Funerale di zio Mario? Dritti nel confessionale…missionario…ginocchia sbucciate quello che volete ma fatelo!” dice l’anal-ista.

Ora…io sto ancora qualche istante li per scegliere quale viola mi convince davvero mentre di fianco “Pum-Pum-Pum” che quasi vibra la mensola ma che non pare infastidire le commesse che sorridono in continuazione come fossero manichini con la gente attorno finta-ignara che litiga su rossi troppo carichi. Non che a me dia fastidio…non troppo…alla fine trovo piu sbagliato sprecare minuti di vita a scegliere liquami puzzolenti technicolor che simulare amplessi in un negozio…solo che mi stupisce sempre come la gente faccia finta che non stia succedendo nulla, indifferente.

Era notizia di qualche giorno fa…fuori dalla stazione centrale c’era sta ragazza di vent’anni, nuda, svenuta su una marea di cartoni…potevano averla stuprata in venti, o essere strafatta di eroina o chissà quale altra carognata infame tipica di questo mondo del cazzo non lo so, ma non uno che si sia fermato per capire, chiedere, accertarsi che fosse viva almeno…tutti preoccupati di essere presi per il cattivo del caso, presi a pugni da un magnaccio che sta solo punendo una sua puttana magari, presi in giro in diretta Tv con un cartello Candid Camera che spunta da dietro il vetro nero di un suv parcheggiato, presi in mezzo alla loro vita standard.

Li capisco perché spesso sono un cazzo di codardo pure io…i miei momenti con le palle di cencio me li ricordo ancora tutti…una volta che non difesi un amico da un panettiere pazzo da piccolo…o quando mi trovo una scena davanti e non riesco a tirare su la macchina fotografica e fare ‘click’…anche il solo parlare con un estraneo. Questo mondo ci mette addosso una paura boia, è un incubo, abbiamo il terrore di essere presi a calci nelle palle, ecco la verità.

Alla fine scelgo il viola più scuro…metto via il campione, prendo una boccetta nuova. In cassa, i soliti sorrisi smaglianti tiratissimi. Dietro di me, intanto…

“Pum-Pum-Pum”