Che i biglietti di auguri tocca scriverli sempre a noi

Tag: humor nero

Solo al sole

‘Come poteva farsi notare da lei?’

Era evidente, che oggi fosse distratta, tutte quelle rose…

Ad ogni ammiratore aveva detto di amare un colore diverso, il rosso della passione, il blu del mare, il bianco della purezza. Forse li prendeva in giro, forse amava tutti i colori o semplicemente, adorava far capire alle colleghe dell’ufficio che gli ammiratori erano tanti. Colleghe invidiose della sua bellezza, della sua simpatia, della sua intelligenza.

Nebbia, Illinois, scemo

3:17

Non sto bene. Emotivamente, fisicamente.

Emotivamente perchè a volte capisci che l’esperienza serve, perchè anche nel dare tutto si manovra con calma, come un autista di camion. Non si entra in quarta, si dosa, delicatamente, con il guanto in pelle di camoscio sul cambio. Serve esperienza quando si parla, serve quando devi capire…conoscere con chi parli, perchè per ognuno la strada per il cuore è diversa, e anche la corazza che lo precede è più o meno sensibile.
E io pecco di esperienza, credo di capire. Mi sbaglio. Credendo di capire, parlo. Sbaglio, due volte, una per aver creduto di capire, l’altra per aver parlato. Cazzo.

Hasty CHRISTMAS

Fra due giorni sarà il giorno del grande CHRISTMAS. Non so cosa esattamente voglia dire, è una tradizione vecchia di migliaia di anni che viene portata avanti con grande clamore. In questo particolare giorno succede che la gente tenta di sorridere agli altri, si fanno regali a chi si vuole bene (o a chi si ritiene abbastanza importante), ma soprattutto, tutti si muovono ancora più veloci. In più, il mio telefono continua a squillare, un sacco di gente vuole rimettersi in contatto con me, perchè è CHRISTMAS, è importante che si mantengano i contatti, che tu possa pensare bene degli altri. Genny a casa è in perenne tensione a causa di questa melodia a 40 hertz, non dorme da giorni. Esco di casa per unirmi anch’io ai preparativi del grande CHRISTMAS, lo festeggerò in maniera molto canonica, facendomi un regalo perchè in questa città ci vivo da poco e io sono l’unica persona di cui sono amico.

Dislivelli

Vi odio.

Un odio da fastidio, di quelli che durano 3 minuti ma in cui ti incazzi a morte. Una serie di eventi, conseguenze di eventi ed altri eventi conseguenti che si trasformano in due semplici ma mortali parole.

Vi odio.

So che state già facendo nomi, ipotesi, congetture, magari anche confetture e in questo caso ricordate, adoro quella di arance amare ma nulla di tutto questo, non ci sono nomi, luoghi, torti subiti, amori mancati, nè multe ingiuste nè punizioni giuste. Io odio i dislivelli. Semplicemente.

Sono in una posizione comoda, sdraiato mollemente sul fianco sinistro, il mio profilo più comodo e guardo la TV. Di solito odio anche la TV ma stasera sono stanco, stanchissimo e decido che una chance di redenzione gliela dovrò pur dare. Ora…prima di sdraiarmi, come potete ben intuire ero in piedi. Entro in camera, accendo decoder di Sky e TV con il telecomando, spengo la luce e mi sdraio. Un lampo bianco e immagini confuse mi fanno capire che la televisione è pronta a mettersi all’opera. La luce del decoder si ravviva e da ambra diventa verde, anche lui è pronto a ballare.

Il nero smagrisce. Il grigio confonde.

Parcheggio sotto un platano che ancora non è convinto che sia autunno. Sicuramente è l’invidia di quel parcheggio, l’unico ancora ben carico di foglie mentre gli altri attendono fermi e stempiati che arrivi l’inverno. Mi allontano dalla macchina, una punto tra mille punto. Unendo le punto chissà che figura ne uscirebbe, forse è uno dei passatempi di Dio…chi lo sà.

La donna di cuori

Ancora i miei occhi su di loro, ancora la mia mano contro le loro. Che poi di mani non me ne sono rimaste neanche tante, di questo passo duro altri tre bui. Guardo le mie carte, tre e quattro di picche.
Passo lo sguardo su ogni giocatore, e quelli che scruto sono sguardi di chi sta guardando assi e kappa. Li sento talmente tanto nell’aria quegli assi e quei kappa che mi sembra quasi di vederli. Quello alla mia destra invece ha una coppia di donne, mi ci gioco tutto quello che mi è rimasto, ovvero niente. Che poi ad avercela una coppia di donne…io mi accontenterei già di una.
Ma è possibile che mi metta a pensare a lei persino in brache di tela?

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