Sei il ricalco di una pagina strappata, invisibile alla vista e irriconoscibile al ricordo. Non sei altro che le lettere confuse di parole illeggibili scritte senza inchiostro sopra alle righe di una pagina non loro. Parole che non hanno più senso, che evocano solo da lontano la forza che hanno avuto un tempo, parole bianche, trasparenti, innocue. Parole già dimenticate e di cui nessuno si curerà più: né io, né tu. Parole vuote, mancate, rinnegate perfino.