Non sono mai stato fortunato coi posti a sedere. Non dico che vorrei che mi capitasse a fianco una ragazza mozzafiato, magari che mi sorride, magari carina, no, di solito non solo non è carina, non solo non mi sorride, ma non è neppure una ragazza. Preciso uguale anche questa volta.
È il secondo viaggio che faccio in aereo, ma è la settima volta che prendo l’aereo visto che qualche anno fa per andare in vacanza prendemmo tre aerei all’andata e tre aerei al ritorno. Quindi quello che vi sto per descrivere è la sensazione che ho provato durante il settimo decollo, che chissà perché è stata diverso da tutti gli altri (seguente compreso). Che poi prima potremmo parlare dell’areo vero e proprio, del fatto che la fusoliera dei voli economici sembra fatta attaccando delle ali agli autobus di linea, ma a pensarci c’è poco da lamentarsi visto che il biglietto costa meno di quello di questi ultimi. Potremmo anche parlare dei mimi delle hostess e degli stewart, così ridicolmente accordati tra loro che sembra di assistere ad una gara di nuoto sincronizzato.