Conservare in un luogo fresco e asciutto

Mese: Aprile 2012

Lettera aperta al team di IE7

Carissimi sviluppatori Microsoft,
a voi, ingegneri dei mie coglioni che vi immagino vedere la vita come Neo in Matrix, a voi, che avrete stipendi da favola e bonus produttività per aver diffuso il più grande cancro informatico dai tempi di pong ad oggi, a voi, col vostro ufficio sicuramente dotato di calcio balilla, bigliardo, e professioniste, perché un dipendente soddisfatto è un dipendente che lavora, a tutti voi auguro tante ore di coliche quante ne sto passando io ad ottimizzare il sito più complesso del mondo per il browser più merdoso della terra.
Senza dimenticare gli stronzi che ancora lo usano, vi auguro mouse senza tasto destro, tastiere senza il tasto invio, internet senza porno, e dato che ci siamo computer senza tasto di accensione. Andate a giocare a bocce, almeno al massimo ve le tirate sui piedi tra voi, che io che cazzo c’entro?

Senza nulla a pretendere,
un umile coder html/css

La quasi fine del mondo (parte prima?)

Era una sera di aprile quando tutte le strade del mondo sparirono. Io me ne tornavo verso casa, maledicendo il mio insistere nell’uscire in maglietta, convinto che la temperatura estiva del pomeriggio rimanesse alterata anche di sera, ed infatti pioveva e faceva freddo.

Mentre maledicevo ogni singola goccia che mi cadeva addosso come un guanto di sfida, sentii un grande ed inaspettato vuoto sotto di me. Non so esattamente come riusciì ad aggrapparmi a quello che da quel giorno considerai la più grande invenzione dell’uomo, il lampione. La cosa strana di quel fastidioso evento infatti, è che solo le strade sparirono, in un improvviso istante, trascinate come per magia in una specie di silenzioso vuoto cosmico fluttuante.

La Scarzuola

Inizio questo pezzo senza avere idea di quello che voglio esprimere o di dove andrò a finire. Non ho chiaro quello che voglio comunicare perché non mi è chiaro quello che mi è stato comunicato. La Scarzuola è un posto fuori dal tempo e dallo spazio, è uno squarcio nella materia, una parentesi asimmetrica nella simmetria del flusso del nostro tempo. La Scarzuola è una rappresentazione dell’esistenza, dell’essere, del mortale che diventa divino, e del divino che torna mortale, o questo è quel poco che m’è rimasto delle parole pronunciate dalla guida, decisamente poco lucida, o forse fin troppo.

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